Nella formazione esperienziale si comincia sempre dal fare, sia nelle situazioni d’aula (simulazioni, role-play, business game) che in quelle outdoor.
Uno specifico briefing introduce all’esperienza attiva. L’osservazione dell’esperienza fatta e il debriefing dell’attività svolta, forniranno da linee guida o comunque la consapevolezza degli informazioni da acquisire a livello cognitivo e/o comportamentale.
Le considerazioni e le riflessioni si condensano il modelli riutilizzabili: dalla pratica alla teoria, cioè dall’esperienza alla conoscenza Si torna a sperimentare le competenze e/o capacità acquisite in nuovi contesti, reali o metaforici.
E il processo riparte.
La formazione esperienziale, basata sull’esperienza e sull’apprendimento attivo è caratterizzata da un forte contenuto relazionale e un elevato coinvolgimento emotivo, si utilizza nei più svariati contesti:
Nell’outdoor training, il calcio, il basket il rugby, la barca a vela, un dragone ma anche un palcoscenico diventano le cornici, gli scenari e i pretesti per mettersi in gioco, per sperimentare attraverso il coinvolgimento e l’emozione il gioco di squadra e il lavoro in team, la leadership e tutte quelle capacità che rientrano nelle cosidette “competenze soft”.
Es. di metafore formative e attività esperienziali utilizzate per lo sviluppo delle competenze: